Come guadagnare con Dungeons and Dragons – in collaborazione con Arkhaane.com
Sei un DM o un accanito scrittore di contenuti per giochi di ruolo? Hai mai pensato che tutti questi sforzi dovrebbero essere ripagati in qualche modo?
Noi di Quelli Che Il Bardo ci siamo fatti queste domande per mesi, per questo abbiamo deciso di chiedere aiuto ad Arkhaane una innovativa piattaforma che sta per lanciare il suo Kickstarter, che si preoccupa di aiutare a monetizzare gli scrittori di contenuti per Dungeons and Dragons 5a edizione.
Districarsi infatti tra licenze di vendita, licenze su contenuti, obblighi di pubblicazione su alcune piattaforme, non è affatto semplice ma loro sono riusciti attraverso delle consulenze con esperti in diritti d’autore ad avere un quadro chiaro e conciso della situazione.
In questo articolo quindi approfondiremo:
Una panoramica principale delle regolamentazioni principali
Prima di poter indagare attivamente il sistema che permette di guadagnare tramite i giochi di ruolo è importante prendere in considerazione quel sistema di leggi e regolamentazioni che regolano il mondo dei diritti d’autore e delle licenze che permettono di rimodellare i contenuti per poterne generale di nuovi.
Ai sensi della legge sul diritto d’autore (L. 633/1941, “LDA”), l’autore di un’opera dell’ingegno diviene titolare – al momento della sua creazione e senza necessità di formalità o depositi – di tutti i diritti di utilizzazione economica (tra i principali, pubblicazione, riproduzione, diffusione e traduzione dell’opera) e diritti morali (tra i principali, paternità e integrità dell’opera) sull’opera stessa.
In questo contesto “chiuso”, il creatore di un’opera dell’ingegno può scegliere di rilasciarla tramite le c.d. licenze “open source” che, a seconda dell’ampiezza dei termini e condizioni, consentono ai terzi utilizzatori di porre in essere liberamente (ossia, senza necessità di un previo accordo scritto con il titolare) una serie di attività che – in regime di diritto d’autore puro – risulterebbero vietate.
A titolo esemplificativo, una licenza “open” può consentire all’utilizzatore di:
(i) realizzare e distribuire copie dell’opera; (ii) modificare e tradurre l’opera; (iii) realizzare opere derivate;
a titolo gratuito o a titolo oneroso, anche per finalità commerciali, a seconda di quanto indicato nei termini di licenza. Scopo primario delle licenze “open” è la creazione di un ecosistema collaborativo nell’ambito del quale gli utilizzatori di opere preesistenti decidono di realizzare e condividere nuove opere soggette ai medesimi termini e condizioni.
Ciò in quanto, quasi sempre, le licenze “open” impongono agli utilizzatori – qualora intendano realizzare opere derivate – di rilasciarle secondo i medesimi termini di licenza dell’opera originaria, in modo da mantenere il contesto “aperto” ed evitare che, sfruttando i benefici del contesto “aperto”, un utilizzatore ottenga le tutele del sistema “chiuso” che impedirebbero il propagarsi dell’ecosistema creativo.
All’interno del proprio contesto proprietario Wizard of the Coast (compagnia facente parte del gruppo Hasbro e proprietaria di tutti i diritti legati a Dungeons and Dragons), ha creato uno specifico e limitato spazio creativo rilasciando una serie di contenuti,raccolti all’interno del SRD5 (System Reference Document 5) e pubblicati tramite una licenza OGL (ossia tramite una licenza “open source” che consente di creare, diffondere e monetizzare le opere derivate e tratte dal System Reference Document 5).
Quali sono i limiti imposti
Wizard of The Coast è un editore di giochi da tavolo, e in quanto tale intende difendere attivamente tutti i diritti legati allo sfruttamento della proprietà intellettuale e industriale relativi al gioco D&D. Questo aspetto risulta evidente in due per quanto riguarda il numero di marchi registrati (che risultano essere oltre 1700) sia dai termini d’uso del sito dell’azienda stessa, che sottolinea come sia:
(a) vietato realizzare opere derivate relative ai siti web, ai giochi ed ai servizi di Wizards (art. 2.2.ii); (b) vietato sfruttare commercialmente i siti web, i giochi ed i servizi di Wizards (art. 2.2.vi); (c) rivendicare la proprietà esclusiva dei siti, giochi e servizi di Wizards (6.1).
Inoltre l’azienda sottolinea come non si possa realizzare opere derivate e sfruttare commercialmente opere derivate relative ai siti web, ai giochi e ai servizi di Wizard (art 2.2).
La licenza Open Game, pertanto, non garantisce la completa libertà di pubblicare contenuti legati a Dungeons and Dragons, ma al contrario sancisce dei limiti specifici all’interno dei quali operare. Quando è che devo preoccuparmi Il principale problema a questo punto è legato all’identificare attivamente quali siano effettivamente i limiti garantiti dalla licenza Open Game e quali siano i confini attraverso i quali il creatore di contenuti può operare.
Un creatore, infatti, può decidere di assecondare quelli che sono i canali utilizzati da Wizard of The Coast. In questo contesto il content creator può decidere di utilizzare piattaforme digitali come D&DBeyond o DriveThruRPG, che o ti obbligano a pubblicare i tuoi contenuti originali a titolo gratuito o ti rimuovono una grande percentuale dei tuoi profitti, nell’eventualità che tu venga accettato come Creator.
L’altra strada è quella di districarsi tra le regole della licenza Open Game, con non solo la difficoltà di dover promuovere i propri contenuti, ma anche quella di violare per sbaglio una delle numerose regole della licenza OGL e incappare in grane legali, che spesso talvolta possono portare a multe anche piuttosto consistenti.
Da quali contenuti posso guadagnare
Nel caso della licenza OGL l’elemento primario è la distinzione tra OGC (Open Game Content) e PI (Product Identity). I primi caratterizzano contenuti che possono essere utilizzati liberamente e, conseguentemente, modificati secondo la discrezione del content creator, mentre i secondi riguardano quegli elementi strettamente legati alle proprietà intellettuali e pertanto non commercializzabili o modificabili in maniera indipendente. Elementi legati alla PI sono per esempio “Forgotten Realms”, “Beholder”, nonché “D&D” e “Dungeons and Dragons”.
In particolare i termini della OGL indicano, infatti che:
la licenza OGL si applica all’uso di qualsiasi OGC il quale, pertanto, può essere liberamente utilizzato ma solo in conformità con la licenza OGL (art. 2);è di converso vietato qualsiasi uso della PI, inclusa qualsiasi indicazione di compatibilità con la PI o con marchi di terzi, salvo a fronte di specifico accordo con il titolare di tale PI (art. 7); in sede di distribuzione di un OGC, l’utilizzatore deve indicare espressamente quali parti dell’opera siano OGC (art. 8) (per differenza, le parti rimanenti si intendono qualificate come PI).
Per chiarire questo meccanismo, poiché la denominazione ed i marchi “Dungeons & Dragons” sono di titolarità di Wizards e rappresentano PI ai sensi della licenza OGL, i Contenuti pubblicati sulla Piattaforma – pur essendo tratti dallo “scheletro” regolamentare di D&D – non potranno riportare alcuna indicazione del tipo “compatibile con Dungeons & Dragons”, altrimenti sarebbe posta in essere una violazione dei termini della licenza OGL. Questi limiti hanno natura contrattuale e, pertanto, prevalgono su eventuali margini concessi dalla normativa vigente.
La licenza OGL, però, non contiene prescrizioni relative all’uso commerciale delle opere create né allo sfruttamento economico delle stesse. In conseguenza di ciò, secondo le logiche delle licenze “open source”, è possibile ritenere che l’utilizzatore abbia titolo per sfruttare economicamente le opere create tramite derivazione degli OGC di terzi (nel caso di specie, l’SRD5). Questa conclusione risulta essere confermata anche alle FAQ sulla licenza OGL rese disponibili da Wizard of The Coast sin dalla prima versione della licenza OGL.
Da questo punto di vista, quindi, seguendo le meccaniche e i contenuti illustrati all’interno della licenza OGL, è pertanto possibile pubblicare e guadagnare in maniera indipendente con i propri contenuti Homebrew
Cosa fa Arkhaane per aiutare chi produce contenuti Homebrew
Arkhaane nasce principalmente con la finalità di assistere i creatori di contenuti sia dal punto di vista della promozione che della creazione dei contenuti stessi.
Arkhaane è una piattaforma di condivisione di contenuti per materiali Homebrew legati ai principali giochi di ruolo e ai racconti, che permetterà ai creator di condividere i propri lavori all’interno di uno spazio protetto e verso una community di persona attivamente interessate ai loro contenuti. In maniera non dissimile da un “Netflix” o da uno “Spotify”, ogni utente potrà accedere all’interno di Arkhaane tramite un abbonamento, che gli darà accesso a tutti i contenuti presenti all’interno della piattaforma.
In questa maniera i creator non dovranno preoccuparsi di occupare tempo ed energie a promuovere i propri contenuti, in quanto potranno iniziare a guadagnare sin da subito in base alle interazione che riceveranno i loro contenuti o alle donazioni ricevute dai propri fan.
Oltre all’aspetto meramente economico, Arkhaane lavorerà attivamente con i content Creator per guidarli e tutelarli nel momento in cui creeranno i contenuti, fornendogli tutta l’assistenza e tutti gli strumenti necessari per creare contenuti che non violino i termini della licenza OGL, oltre a creare un ecosistema che permetta loro di gestire e comunicare in maniera efficace con la propria community e di instaurare facilmente collaborazioni con altri colleghi.
Oltre a questo Arkhaane si impegnerà nel proteggere attivamente i contenuti pubblicati da possibili duplicazioni o da azioni di pirateria. Al contrario di piattaforme come Patreon, infatti, Arkhaane implementerà una serie di strumenti che renderanno estremamente difficile spostare o duplicare i contenuti al di fuori della piattaforma, vanificando anni di lavoro.
Se vuoi saperne di più su Arkhaane clicca sul tasto qui sotto, scopri come funziona e scarica subito una one shot gratuita.Ricorda che a breve verrà rilasciato il Kickstarter, perciò resta sintonizzato!
Benedict Cumberbatch nel cast di Dungeons And Dragons
Dopo essersi recentemente impegnato nel voice over del corto animato “Sleep Sound” che ha introdotto l’estate di Drizzt e Dark Alliance, Benedict Cumberbatch (Sherlock Holmes/ Doctor Strange) è stato avvistato sul set del nuovo film di “Dungeons and Dragons”. La notizia ufficiosa è stata lanciata dal quotidiano inglese Sun.
Fonti vicine all’attore hanno sostenuto che non poteva lasciarsi scappare l’occasione di essere anche nel film live action oltre che la voce narrante del corto animato.
Inoltre per i set che sta girando tutti nel Regno Unito per lui è un lavoro molto comodo dal punto di vista degli spostamenti.
Il Film: Info e Uscita
Anche se a molti piangerà il cuore, il nuovo film di Dungeons and Dragons sembra rifarsi al flop al botteghino datato 2002 “Dungeons and Dragons – Che il gioco abbia inizio”, ma in realtà della trama si sa ancora poco.
Il precedente film ha visto tra i protagonisti anche Jeremy Irons ma nonostante questo ha ricevuto dalla critica una valanga di recensioni negative, rovinando per anni la reputazione di D&D come un franchise degno di nota a livello globale.
Negli ultimi anni però il gioco di Dungeons and Dragons ha subito evoluzioni e una crescita esponenziale grazie al ritorno delle mode degli anni 80, a Stranger Things e tante celebrità che hanno rivelato di essere assidui giocatori di D&D.
Nel cast oltre a Cumberbatch ci sono Chris Pine (Kirk in Star Trek), Michelle Rodriguez (Letty in Fast and Furious), e Rege-Jean Page (Simon Basset in Bridgerton) ed uno Hugh Grant nei panni del Villain.
“Dungeons and Dragons” sarà diretto da Jonathan Goldstein e John Francis Daley, anche sceneggiatori di “Spider-Man: Homecoming”
Ancora non è certa una data, ma sembra che la data papabile sarà Maggio 2022. Speriamo bene.
Una storia che va avanti dal 2013
Anche se molti potrebbero pensare che il nuovo film in uscita su Dungeons and Dragons sia solo un modo di cavalcare l’ondata di fama raggiunta dal gioco negli ultimi anni si sbaglia di grosso.
Questo lungometraggio ha una storia che parte nel 2013 ed è caratterizzata tra diatribe e cause legali.
Il 7 maggio 2013, infatti la Warner Bros e la Sweetpea Entertainment di Courtney Solomon hanno annunciato un reboot di Dungeons & Dragons con David Leslie Johnson-McGoldrick alla sceneggiatura e prodotto da Roy Lee, Alan Zeman e Solomon.
Due giorni dopo, Hasbro (che detiene i diritti di D&D) ha intentato una causa dicendo che stavano co-producendo un film di Dungeons & Dragons alla Universal Pictures con Chris Morgan che scriveva e dirigeva.
Nel dicembre 2017, dopo le decisioni di Hasbro in seguito ai risultati in tribunale, il film è stato spostato a Paramount Pictures, Sweetpea Entertainment e Allspark Pictures (tagliando fuori Warner), con una data di uscita prevista per il 23 luglio 2021.
Nello stesso anno, Joe Manganiello, attore e fan accanito, si è preso la responsabilità di spingere per l’adattamento cinematografico. L’attore ha rivelato che stava anche negoziando i diritti per realizzare il film.
David Leslie Johnson-McGoldrick aveva completato una bozza della sceneggiatura nel febbraio 2019.
Alla fine come sappiamo tutti siamo arrivati a una data di uscita prevista per Maggio 2022 (se tutto va bene).
Il Set
Qui qualche foto rubata dai set:
Il set è ambientato principalmente in Inghilterra. La troupe è stata avvistata nel somerset, vicino alla Wells Cathedral e nel Northumberland nei pressi del Castello di Alnwick.
La trama
Alcuni fan hanno trovato questa sinossi all’interno dell’archivio del US Copyright Office’s website, dove Paramount avrebbe depositato i diritti della produzione.
Un ex Arpista divenuto ladro fugge dalla prigione insieme alla sua compagna barbara per riunirsi con un mago senza talento e un druido, nuovo acquisto del gruppo, con lo scopo di cercare di portare a segno un colpo ai danni del truffatore che ha derubato il bottino ottenuto dal gruppo in un precedente colpo e spedito in prigione i due protagonisti, diventando il Signore di Neverwinter. Il gruppo cerca quindi vendetta, ciò che non sanno è che il traditore è alleato di un potente Mago Rosso che ha in serbo qualcosa di molto più sinistro
Ovviamente non è una fonte ufficiale e chi conosce il cinema sa benissimo che tra la prima stesura e ciò che avviene durante le riprese può cambiare davvero di tutto. Fa ben sperare però che sia ambientato a Neverwinter che lo localizza nei Forgotten Realms.
Nonostante dalla sua creazione Dungeons and Dragons fosse stato concepito come un gioco sociale, che raccogliesse le persone in avventure fatte di Draghi e Magie, negli ultimi anni con il boom sia del gioco che dei sistemi di videoconferenza online si è avuta un’esplosione del gioco di ruolo online.
Questo ovviamente ha lati positivi e negativi, vediamone qualcuno.
LATI POSITIVI:
Puoi giocare più facilmente da casa
Puoi giocare con persone che non sono nella tua città
Si possono creare customizzazioni su mappe e storie interessanti
LATI NEGATIVI:
Diminuisce il contatto umano
Si hanno maggiori distrazioni dovute al dispositivo (notifiche/internet etc.)
Se non hai una buona connessione è una tortura
Ma cosa serve e come si gioca a Dungeons and Dragons online?
Driver dinamici al neodimio a cupola da 30 mm per un audio bilanciato; Padiglioni auricolari imbottiti per la comodità di ascolto durante gli spostamenti
Passa alle Cuffie Logitech H150: Per utilizzare i controlli su cavo
14,99 EUR
Software per giocare
I così detti Virtual Tabletop (Tavole da gioco virtuali) sul mercato sono molteplici e anche di discreta qualità, i più famosi sono:
Roll20
FantasyGrounds
Foundry VTT
Roll20
Roll20 è stato il primo sistema avanzato e decente per giocare ai giochi di ruolo e quindi anche Dungeons and Dragons online. È un’applicazione online, puoi giocarci direttamente dal tuo Browser. Supporta chat video e vocali, musica di sottofondo, schede personaggio, librerie di elementi!
La cosa molto bella di Roll20 è che può essere utilizzato con giochi già definiti nelle loro meccaniche, ma puoi anche costruire le tue personalizzate. È Facile da usare grazie all’integrazione di tutti gli strumenti necessari al DM in una sola schermata.
ROLL20 è gratuito nella sua versione base, questo ti permette di giocarci fin da subito senza nessuna preoccupazione.
VERSIONE BASE – Gratis VERSIONE PLUS – 4.99$/mese VERSIONE PRO – 9.99$/mese
Come si gioca a Dungeons and Dragons Online
Fantasy Grounds
Fantasy Grounds è una validissima a Roll20, contiene tutte le feature del primo come:
Lancio dei dadi
Schede personaggio
Customizzazione totale
Mappe e sistema a griglia
Non gli manca nulla di nulla, le uniche critiche che vengono mosse a questa piattaforma è la sua complessità (maggiore rispetto a Roll20).
Fantasy Grounds rispetto a Roll20 mette a disposizione oltre che l’abbonamento mensile licenze lifetime, che paghi una volta e sei a posto per sempre.
La licenza Base lifetime costa 39$, quella completa invece 149$ ( un costo facilmente divisibile in un party di 5 persone)
Fantasy Grounds supporta ufficialmente una dozzina di sistemi di gioco. Oltre a varie edizioni di Dungeons & Dragons e Pathfinder, viene offerto supporto per Savage Worlds, Call of Cthulhu, Rolemaster, Castles & Crusades e altri.
La community di Fantasy Grounds ha anche creato versioni non ufficiali per molti altri sistemi e i giocatori possono anche creare set di regole completamente personalizzati.
Foundry VTT
Foundry VTT si sta affermando nell’ultimo periodo ed è un software molto utilizzato e molto personalizzabile. Fino ad oggi ho avuto sempre opinioni positive rispetto a Foundry. Inoltre il suo prezzo è ULTRA COMPETITIVO: Licenza lifetime a soli 50$!!
Con Foundry il master dovrà configurare un web server sul suo computer, per cui occorre comunque alcune conoscenze tecniche. Per recuperare a questo “problema” sono nate anche soluzioni cloud per Foundry: The Forge e Foundry Server, che offrono un abbonamento mensile.
La cosa più importante
Per giocare è importantissimo SAPERE LE REGOLE, queste puoi studiarle da player sul Manuale del Giocatore
O se vuoi diventare un ottimo Dungeon Master c’è un manuale apposito che trovi qui sotto
Nelle ultime settimane è sempre più cresciuto l’hype per l’uscita di Dungeons and Dragons Dark Alliance, il nuovo videogioco firmato Wizards of the Coast e Tuque Games.
Il videogioco è ambientato nella famosa ambientazione per Dungeons And Dragons dei Forgotten Realms o Reami Perduti e vede come protagonisti i personaggi costruiti e caratterizzati da R.A. Salvatore all’interno dei suoi romanzi.
Chi è R.A. Salvatore e chi sono i personaggi protagonisti
Robert Salvatore è un famoso scrittore fantasy, comincia a scrivere nel 1982 sviluppando un manoscritto che intitolerà Echoes of the Fourth Magic (inedito in Italia). In seguito ha pubblicato poi molte serie di romanzi per l’ambientazione Forgotten Realms, e la sua popolarità è cresciuta ulteriormente per la saga della Trilogia del demone e per i due libri di Guerre stellari.
Il suo personaggio più riuscito è probabilmente Drizzt Do’Urden, ranger di razza drow accompagnato dalla pantera Guenhwyvar scappato dalla città di Menzoberranzan e dalla sua legge di oscurità e odio; le sue armi sono due bellissime scimitarre magiche.
Drizzt e i suoi compagni sono anche i protagonisti di Dungeons and Dragons Dark Alliance, ma è ambientato ambientato dopo “Le lande di ghiaccio” (The Crystal Shard), ovvero il primo romanzo della Trilogia delle Terre Perdute, di R. A. Salvatore e prima di Icewind Dale: Rime of the Frostmaiden.
Al fianco di Drizzt possiamo trovare i suoi compagni Catti-brie, Bruenor e Wulfgar.
Come è stato presentato il gioco?
Dungeons and Dragons Dark Alliance è stato presentato attraverso un primo Teaser con un voiceover di Benedict Cumberbatch, ulteriori rilasci di trailer e gameplay da diverse testate del settore.
Qui trovi il primo trailer:
e qui il teaser di Benedict Cumberbatch che fa da introduzione alla storia di Drizzt:
Cosa hanno detto gli sviluppatori di Dungeons and Dragons Dark Alliance
“Quando sono al tavolo giocando a D&D con i miei amici, sono sempre in attesa di quell’ansioso momento in cui il Dungeon Master dirà “Rollate l’iniziativa! In quel momento sai che le cose si stanno facendo toste!” dice Jeff Hattem, Studio Head a Tuque Games e Direttore Creativo per Dark Alliance. “Abbiamo creato questo gioco partendo da quel momento clou, da quella sensazione; il gioco mette il combattimento al centro dell’esperienza e non vediamo l’ora che i giocatori possano affrontare in prima persona il Frost Giant.”
Chris Cocks invece, Presidente alla Wizards of the Coast, dice “Creare un party e divertisi assieme agli amici è il significato centrale di Dungeons and Dragons, non hai bisogno di altro. Questo videogioco è un punto di partenza per rendere queste esperienze in modo innovativo in epici combattimenti. È il concentrato di tutto quello che abbiamo immaginato per anni!”.
Dove è possibile comprare Dungeons And Dragons Dark Alliance
D&D Dark Alliance è disponibile sul suo sito ufficiale oppure lo trovi acquistabile su Amazon. Il titolo è disponibile per PC, PS5, XBOX
Come in tutto, anche nei giochi di ruolo sono presenti moltissimi stereotipi, dovuti spesso ad associazioni sbagliate e a scarsa esperienza dei giocatori.
Non ho grandissima esperienza, però nelle poche campagne che ho fatto e nelle discussioni tra i miei compagni ho conosciuto molti di questi stereotipi, e posso assicurarvi che a volte possono rovinare anche la campagna più bella.
Ho scritto quindi questa guida per aiutare i novizi a comprendere meglio il perchè di questi stereotipi.
Stereotipi in D&D: Il mago è una classe inutile
Tra i novizi è uno stereotipo molto comune, e all’inizio anche io credevo che il mago non avesse utilità per i personaggi. Il motivo di questa scarsa considerazione è che in combattimento a bassi livelli il mago non fa molto danno senza usare i (limitatissimi a bassi liv.) slot incantesimo, inoltre il suo d6 come dado vita lo rende fragile, per non parlare della dipendenza dal libro degli incantesimi.
Il mago in realtà è una classe che può essere devastante se usata con creatività, e può fare circa tutto quello che possono fare le altre classi ad alti livelli in fight, e fuori dal fight perde il quasi. Inoltre ha alcuni incantesimi e un numero di slot e incantesimi conosciuti che altre classi si sognano, e grazie al suo libro può imparare tutti gli incantesimi oltre il livello 0 del gioco.
Vorrei vedere cosa farebbe un party di sole classi “utili” quando deve indagare o disinnescare trappole magiche!
Stereotipi in D&D: Se fai un barbaro o è un nano o è un mezz’orco
Questo stereotipo si basa sui punteggi razziali, cioè i bonus che la razza del personaggio gli fornisce.
Nel TCOE (Tasha’s Cauldron of Everything) è stata aggiunta una regola che consente di applicare i bonus come si vuole, ma ancora oggi l’immagine del barbaro viene associata a nani e mezzorchi, quella del ladro agli halfling e quella dei maghi agli gnomi.
E’ vero che ci sono classi meglio predisposte per alcune razze, però giocare un personaggio con una classe che non è quella per cui è predisposta può portare risvolti veramente belli nel roleplay
Cosa? La famiglia del tuo personaggio è ancora viva?
Come spiegato anche nella guida ai background che trovate nel blog non è necessario dare al vostro personaggio un passato catastrofico per renderlo interessante, anzi, usare un background di questo tipo lo renderà noioso nel roleplay e finirete tipo così.
Allineamento Malvagio = voglio distruggere il mondo
Ed ecco quello che secondo me è il più inutile degli stereotipi in D&D: l’allineamento malvagio (che può essere legale, caotico o neutrale) va usato solo dai Villain.
Nella mia prima campagna da player il master mise questa regola, lasciandomi un po’ basito, anche se aveva senso fino a un certo punto. In realtà avere un’allineamento malvagio vuol dire semplicemente non mettere gli altri al primo posto, il che non significa massacrare un intero villaggio perchè era sulla nostra strada ma semplicemente magari abbandonare il povero moribondo senza speranze che si è aggregato al party quando c’è carenza di cibo, una cosa che crea spunti di roleplay in game e rende le giocate più interessanti
Il bardo deve sempre fare battute, il paladino cercare di convertire i passanti e il barbaro fare lo spaccone
Avete presente che avevo detto che gli stereotipi potevano rovinare le giocate?
Mi riferivo principalmente a questo: gli stereotipi sulle classi! Se siete un bardo dovete provarci con ogni creatura che cammini, se siete un druido allora sicuramente sarete buono e attaccato alla natura, un chierico invece deve sicuramente fare messe dove capita per raccogliere
FINITELA CON GLI STEREOTIPI!
Il Bardo Disse
AUTORE: RAVEN
Questo è uno degli articoli dei contributori della Community, se anche tu vuoi partecipare puoi mandare un tuo articolo a quellicheilbardo@gmail.com con Oggetto “Articolo Blog” e i Crediti Autore (Chi sei). Previo controllo editoriale cercheremo di pubblicarti.
Di seguito altri articoli su Dungeons and Dragons che potrebbero interessarvi:
Trovare regali di Natale per gli amanti di Dungeons and Dragons sembra un’impresa non poi così difficile, ma districarsi nella miriade di prodotti esistenti e non scadere nel banale a volte può sembrare più difficile del previsto.
Per questo vi siamo venuti in soccorso con questo super articolone che sarà sicuramente di vostro aiuto!
Questa è una guida più per chi non conosce il gioco che per chi lo conosce perciò non scadremo nel tecnico, non vi preoccupate!
Categorie dei regali
Per semplificazione mentale abbiamo suddiviso i possibili regali per il tuo partner/parente/amico in varie categorie:
p.s. Se clicchi sulla categoria che ti interessa salterai direttamente alla sezione!
Probabilmente gli oggetti più desiderati dagli amanti di Dungeons and Dragons sono i Manuali, che siano nuove storie o manuali base ed espansione. Con un manuale non si sbaglia mai (se il destinatario non lo possiede già!)
Qui di seguito ti inseriamo i più nuovi (che con più difficoltà avrà il destinatario del regalo) e che sono usciti nell’ultimo anno.
Nessun prodotto trovato.
Se invece sai già che ha bisogno di qualche vecchio Manuale puoi cliccare qui per l’elenco completo dei Manuali usciti in italiano!
L’universo di D&D non si ferma solamente agli accessori di gioco, ma è un vero e proprio mondo fatto anche di autori che hanno scritto libri e storie attorno alle ambientazioni più famose del gioco come Dragon Lance e Forgotten Realms!
Fate un regalo ad un amante dei fumetti e di Dungeons and Dragons? Unire le due passioni potrebbe fare al caso vostro!
Questo è il nostro preferito, il fumetto che racconta la nascita di D&D e del suo creatore:
Se cerchi altri fumetti invece qui trovi storie più complesse e articolate sul mondo di D&D:
Nessun prodotto trovato.
Magliette e Merchandising
Chi non vorrebbe indossare la propria passione? Abbiamo selezionato quelle che secondo noi sono le migliori magliette sul Dungeons and Dragons in circolazione!
Officially Licensed Dungeons & Dragons Apparel; 19WCDD00012A-003; Leggera, taglio classico, maniche con doppia cucitura e orlo inferiore
19,99 EUR
Carte Incantesimo
Giocare a D&D è molto semplice e basta avere molta fantasia, ma avere qualcosa che ti aiuti migliora l’esperienza di gioco. Le carte incantesimo sono un accessorio utilissimo per ogni giocatore di D&D che si rispetti!
Nessun prodotto trovato.
Poster e Art
Le immagini nel mondo del D&D sono importantissime, aiutano la fantasia e noi giocatori ne siamo affascinati da sempre. Chi non vorrebbe un bel dragone che ci guarda attraverso il vetro di una cornice?
Nessun prodotto trovato.
Regali Super!
Speriamo che questa guida sia stata utile e se vi ha aiutato fatecelo sapere mandandoci un messaggio su Instagram, ci trovate cercando l’account @quelli_che_il_bardo! Non dimenticarti di seguirci su Instagram!